Gestione della Complessità

L’esempio più grande di sistema è certamente la Natura e la sua principale caratteristica è vivere nel cambiamento, amando l’evoluzione e tutto ciò che cambia nel tempo.

Se anche le aziende sono sistemi, sottoposte ad un’elevata variabilità spesso non dipendente dall’interno, devono avere esse stesse questa caratteristica.

È dallo studio dei sistemi naturali che nasce il concetto di antifragilità, ovvero la capacità di prosperare nel disordine, al contempo una filosofia che pone non tanto accento sulla previsione e il calcolo del rischio, ma sulla valutazione delle fragilità aziendali o del progetto: 

1. Ricercare opzioni
2. Misurare la fragilità

Sono antifragili le idee, l’innovazione tecnologica, la cultura, l’evoluzione, il nostro corpo, la sopravvivenza delle organizzazioni. 

Perché essere antifragili nel business?

Per avere una guida ai processi decisionali in condizioni di incertezza e poter continuare a perseguire la propria visione all’interno di un percorso di trasformazione (digitale) o in generale di cambiamento. 

“Il vento spegne la candela ma alimenta il fuoco” Nassim Nicholas Taleb

Al termine del percorso verrà somministrato l’AFQ (anti-fragile questionnaire), un test comportamentale, uno strumento in grado di rilevare le dimensioni dell’antifragilità di un individuo e di un gruppo di lavoro. 

Attraverso il questionario si otterrà un report interpretativo delle 4 dimensioni di comportamento che ci rendono più o meno antifragile: adattamento proattivo, evoluzione agonistica, agilità emotiva, distruttività consapevole. 

E durante un momento dedicato di restituzione sarà possibile progettare percorsi personalizzati di allenamento all’antifragilità.